Nessuno vuole più lavorare nel settore Horeca: mito e realtà

Quante volte vi è capitato di sentire ultimamente che bar, ristoranti o alberghi non trovano più personale. Si tratta di una percezione o è la fotografia di un problema reale ?

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Se dovessero chiederci uno dei topic più diffusi, senza dubbio risponderemmo che si parla continuamente del fatto che hotel, ristoranti e bar non riescono più a trovare personale.

Sicuramente vi sarà capitato di affrontare il discorso da clienti, ancora di più se siete titolari di un’attività operativa nel settore Horeca. Il problema esiste senz’altro, per esperienza diretta chi fa il nostro mestiere è impegnato in continue campagna di recruiting, ma la questione è come sempre più profonda, e merita un approfondimento che vada oltre a un banale “nessuno ha più voglia di lavorare”.

Innanzitutto esiste una intera antologia a livello globale sul tema della Great Resignation, ovvero quel fenomeno sociale che ha visto negli ultimi anni una quantità crescente di lavoratori dipendenti abbandonare letteralmente il posto di lavoro (anche quello fisso e stabile) in nome di uno stile di vita in cui i valori della stabilità e della sicurezza vengono scambiati con un’idea di maggiore indipendenza e con uno stile di vita che punta ad ottimizzare il valore delle esperienze (viaggi, passioni, crescita personale).

La pandemia appena terminata ha acuito questa tendenza dal momento in cui abbiamo avuto la possibilità di sperimentare forme di quotidianità completamente diverse che hanno toccato molti ambiti della nostra vita.

I vari lockdown hanno fatto maturare in alcuni di noi l’idea che il tempo sia una risorsa spendibile in modo differente. In alcuni casi l’isolamento forzato ha dato modo di riflettere sul proprio modo di affrontare l’esistenza, generando l’idea che i parametri sociali sui quali abbiamo da sempre basato le nostre economie vadano in qualche modo rivisti o addirittura ribaltati.

Tornando alla ristorazione e all’horeca in generale, è evidente che circa tre anni di stop hanno creato nel settore un riposizionamento di molti lavoratori, che hanno per forza di cose dovuto convertire la propria professionalità verso altri settori nei quali era possibile lavorare.

Per almeno due anni ci sono realtà che non hanno potuto lavorare a pieno regime, altre purtroppo hanno dovuto rinunciare a continuare, e una parte sicuramente hanno modificato il proprio modello di business.

In realtà l’incremento di dimissioni volontarie dal lavoro era già in corso in tutti i settori, la pandemia non ha fatto altro che acuire questa tendenza, per questa ragione quando il settore Horeca ha ripreso le attività ha dovuto affrontare due fenomeni in contemporanea.

Ma perchè le persone lasciano il proprio lavoro ?

Se pensate che la rinuncia al lavoro sia giustificata solo da questioni economiche siete sulla strada sbagliata. Diversi studi internazionali (HR Trends& Salary Survey di Randstad Professionals, per esempio) evidenziano che alla base di una scelta così radicale molte volte troviamo la mancanza di motivazione e progettualità in ambito aziendale.

In poche parole alcuni lavoratori decidono di dare le dimissioni quando non percepiscono da parte dell’azienda un progetto chiaro con obiettivi precisi sia dal punti di vista del business che della propria crescita personale.

Se uniamo la sensazione di rimanere “ingabbiati” nella propria mansione alla convinzione che l’azienda non abbia in mente un piano di crescita concreto per il futuro, è comprensibile quanto possa essere forte la tentazione di cambiare completamente percorso.

Questi fattori nel mondo Horeca sono amplificati da questioni di base anche molto pratiche che vale la pena di approfondire.

Salari e condizioni di lavoro:

Molti lavoratori considerano i salari offerti nel settore insufficienti rispetto alle responsabilità e al carico di lavoro richiesto, in particolare tenendo presente le lunghe ore di lavoro, i turni serali o notturni e nei giorni festivi. Questi elementi possono incidere negativamente sulla qualità della vita dei dipendenti e rendere il lavoro nel settore meno allettante rispetto ad altre opzioni di impiego.

Mancanza di opportunità di carriera:

Un ulteriore fattore che influenza la ricerca di personale nel settore Horeca è la mancanza di opportunità di carriera. Molte posizioni nel settore sono legate a progetti temporanei (anche stgaionali) spesso con scarsa prospettiva di avanzamento professionale.

Pressione e stress:

Il settore Horeca è per sua natura frenetica e ad alta pressione. La necessità di soddisfare le aspettative dei clienti, la gestione dei picchi di lavoro e l’impegno per mantenere elevati standard di qualità può portare a livelli elevati di stress e burnout.

Percezione sociale:

Nonostante i format sul mondo dei ristoranti e degli alberghi spopolino su tv e social e attirino sempre di più l’attenzione del grande pubblico, ancora oggi la percezione sociale del lavoro nel settore Horeca viene considerata (a torto) meno prestigioso rispetto ad altre professioni.

Come si può invertire questa tendenza ? Non esiste una soluzione valida per tutti, ma possiamo provare a dare qualche suggerimento.

Per risolvere il problema del personale non esiste una bacchetta magica. Come abbiamo visto ci sono molti elementi che combinati tra loro possono generare problematiche di diversa natura. I clienti ci chiedono ogni giorno di supportare la ricerca di personale. Senza indicare strane formule magiche per le quali esistono già milioni di guru sul web, proviamo a dare qui una serie di suggerimenti e buone pratiche che potrebbero rivelarsi utili per raggiungere lo scopo.

Definite la vostra offerta di lavoro

Spesso quando si ha un’attività si tende a osservare le cose dal proprio punto di vista, limitandosi a osservare i propri bisogni in modo superficiale. Una volta individuata la figura professionale che state cercando, definite una proposta di lavoro chiara sotto ogni aspetto. Un candidato più consapevole della vostra offerta avrà più possibilità di fare parte del vostro progetto.

Preparatevi alle domande

È normale da parte di una persona che sta pensando seriamente di entrare nel vostro team, chiedere informazioni sulla vostra attività. Che orari fate ? Quali sono i turni di riposo ? Quanto guadagnerò ? Che tipo di contratto mi farete ? Qualunque sia la domanda, preparatevi a dare le risposte in modo chiaro e comprensibile. Nascondere aspetti critici del vostra lavoro o rivelare a metà le situazioni può solo avere conseguenze negative e grandi perdite di tempo (e di denaro).

Pensate a un piano di crescita individuale

Una nuova risorsa sarà più interessata a fare parte del vostro business davanti alla prospettiva di crescere professionalmente ed economicamente. Dire oggi “cominiciamo poi si vedrà” genera incertezza e restituisce un’immagine della vostra realtà poco professionale. Se non avere elaborato un piano di crescita preciso, meglio non alimentare false aspettative e dire semplicemente la verità.

Ascoltate le esigenze di chi avete davanti

I bisogni di ognuno di noi non dovrebbero mai essere derubricati a capriccio. Provate ad ascoltare con attenzione abitudini ed esigenze del vostro candidato, e se credete possa essere una persona valida, provate a immaginare soluzioni di lavoro flessibili che possano venire incontro alle sue esigenze. Ascolto e disponibilità sono doti molto apprezzate nel mondo del lavoro.

Non si nasce “imparati”

L’esperienza nel lavoro è importante, ma si matura nel tempo e non deve essere una zavorra. Non pretendete che una nuova risorsa possa da subito essere il lavoratore perfetto. Date ai nuovi arrivati il tempo di ambientarsi e di capire le dinamiche della vostra attività.

Create un ambiente di lavoro positivo

Quando selezionate un candidato dimostrate di avere creato attorno a voi un ambiente positivo, basato sulla collaborazione tra colleghi e rispettoso delle persone. Coinvolgete nella selezione i responsabili della vostra attività, apprezzeranno il riconoscimento e daranno un’idea del vostro ambiente sicuramente apprezzabile.

In conclusione, se in questo momento il vostro problema principale è quello di trovare personale, pensate che sicuramente intorno a voi ci sono le persone giuste da inserire nella vostra squadra. Ricordate però che il lavoro è un incontro tra domanda e offerta e non va mai in una sola direzione. Mettetevi in posizione di ascolto e proponete offerte lavorative chiare, trasparenti e che possano stimolare la voglia di crescere che ogni persona alla fine ricerca. Un’ultima cosa importantissima: non esistono soluzioni magiche, come sempre bisogna armarsi di pazienza e focalizzarsi sui propri obiettivi. Le soddisfazioni più grandi nascono da un grande impegno.

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